martedì 27 marzo 2012

Come cambierà il catasto

mentre continua la “lotteria-imu” e i cittadini scommettono su quanto dovranno pagare per la nuova imposta sugli immobili, il governo monti prepara una riforma del catasto che dovrebbe cambiare le regole del gioco. obiettivo della riforma è quello di ridistribuire il prelievo senza aumentare il gettito, per permettere ai proprietari di case meno abbienti di pagare meno tasse

quest’anno l’imu si pagherà in base ad un catasto che fotografa il mercato immobiliare del biennio 1988-1989, ormai ben lontano dagli attuali valori. la riforma-di cui è già pronta una bozza che verrà discussa la settimana prossima- prevede una riclassificazione non più basata sui vani, ma sui metri quadrati e l’effettivo valore di mercato degli immobili. per evitare che due immobili con la stessa superficie, ma diversa distribuzione, siano tassati in maniera diversa, e che i prorietari di loft di lusso del centro storico di una grande città paghino un imu irrisorio perché la casa e la zona in cui sorge è stata rivalutata nel corso degli anni

Fonte Idealista.it

la nuova riforma non sarà pronta in poco tempo, saranno necessari alcuni anni e il lavoro congiunto degli agenti del territorio. il primo passo consisterà in dividere il territorio di ogni comune in tanti“ambiti territoriali del mercato” per distinguere- ad esempio- una zona del centro da una zona periferica e residenziale. in secondo luogo si rivedranno le categorie catastali per introdurre categorie più semplici e con un maggior legame con il mercato. il terzo e conclusivo step sarà quello di attribuire un valore fiscale ad ogni singolo immobile, in base all’ambito territoriale e alle caratteristiche dell’edificio. il valore sarà aggiornato periodicamente grazie ad un algoritmo

quando la riforma sarà operativa, l'imposta imu si pagherà sulla base di questi valori. considerando però le aliquote appicate dai singoli comuni che potrebbero far aumentare, e di molto, l'importo dovuto

Mutui Crolla la richiesta

Notizia da Idealista.it


gli spread applicati ai tassi di interesse e le garanzie sempre maggiori richieste dalle banche rendono estremamente complicato ottenere un mutuo. tanto che le famiglie italiane ormai non ci provano nemmeno. a febbraio la richiesta di mutui da parte degli italiani è caduta in picchiata: una contrazione del 48% rispetto al 2011. a dirlo è l'analisi mensile di eurisc, il sistema di informazioni creditizie di crif. un dato che non stupisce più di tanto se si analizza l'andamento della domanda dai primi mesi del 2009, quando la crisi aveva appena fatto sentire i suoi effetti, fino ad oggi. a preoccupare è invece la contrazione costante registrata nel 2011: il segno negativo è una costante degli ultimi 14 mesi e ha fatto registrare proprio a febbraio il suo picco peggiore

anche le famiglie più coraggiose che decidono di rischiare e richiedere un'ipoteca sono estremamente cautelose per quanto riguarda l'importo del mutuo. a febbraio 2012 l'importo medio richiesto è stato di 130.700 euro, il valore più basso degli ultimi 5 anni (grafico). per quanto riguarda la durata, la categoria più richiesta -da quasi un terzo degli italiani- è quella tra 25 e 30 anni

sabato 24 marzo 2012

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Appartamento in fitto Via Nilo

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sabato 3 marzo 2012

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