martedì 31 maggio 2011

Appartamento di 75mq, Casalnuovo di Napoli


Nelle immediate adiacenze del corso Umberto, proponiamo in vendita, appartamento di 75mq circa in parco, composto da: Salone living ampio con angolo cottura, disimpegno, due camere da letto e bagno, in ottime condizioni, con cantina di 9mq, posto auto in parco assegnato.L'appartamento inoltre è dotato di riscaldamento autonomo, tapparelle elettriche, aria condizionata, doppi infissi, veranda con zona lavanderia, allarme.Visita il nostro sito internet www.planetcasa.net appartamenti su Casalnuovo di napoli, Volla, Casoria, Pomigliano d'arco....


€ 185.000,00 per info. +39 081.7742956 - 081.19577373

oppure visita il ns. sito www.planetcasa.net

Appartamento di 92mq, Acerra


In zona centrale, Corso Vittorio Emanuele di Acerra, nelle vicinanze della circumvesuviana, di negozi e scuole, proponiamo in vendita in mini-condominio recentemente ristrutturato, appartamento di 90 mq, ottime condizioni, composto da: ingresso con disimpegno, salone angolo cottura con balcone, camera matrimoniale, due camerette, due bagni di cui uno in camera. Box auto di proprietà di circa 20 mq e posto auto in area condominiale. Per ulteriori offerte visiti il nostro sito internet www.planetcasa.net.




€ 138.000,00 Per info. +39 081.7742956 - 081.19577373

oppure visiti il ns. sito www.planetcasa.net

Formazione e Crescita

Per un mercato immobiliare efficiente è necessario investire in formazione, qualificazione, aggiornamento e crescita professionale continua delle competenze di tutti i soggetti coinvolti nella fil­iera. La formazione e la qualificazione a ogni livello del settore devono essere elementi fondamentali per un mercato caratterizzato da un’elevata qualità dei prodotti edilizi, adeguate politiche economiche e da una gamma di servizi professionali in linea con le crescenti aspettative dei loro fruitori. Nuove risorse tecnologiche contribuiscono alla continua ridefinizione della progettazione, realizzazione e gestione di progetti edilizi e dei servizi, per cui servono fig­ure professionali qualificate.

È dunque opportuno garantire e incoraggiare l’accesso ai vari livelli di formazione per agevolare la transizione dalla formazione universitaria e post-universitaria alla realtà pro­fes­sion­ale. Dovrebbe essere incoraggiata l’organizzazione di aggiornamenti, non solo quale prerequisito per servizi di elevata qualità, ma anche come con tributo alla mobilità nell’ambito del settore. Un’adeguata formazione è essenziale per rafforzare la cultura dei servizi di elevato standard e una produzione di qualità, una gestione e una manutenzione efficiente delle proprietà immobiliari, con tribuendo a pro cessi innovativi e all’evoluzione dei prodotti. È opportuno inoltre coinvolgere una più ampia comunità di esperti della fil­iera immobiliare per contribuire a sviluppare soluzioni finalizzate alla creazione di un mercato immobiliare eco-sostenibile.

Fonte: Tecnoborsa

domenica 29 maggio 2011

il proprietario che affitta singole stanze ad uso studi/uffici, all'interno dello stesso immobile, come deve comportarsi per la cessione di fabbricato

Qualora il proprietario esercitasse il diritto di opzione per il regime di tassazione separata dei redditi da locazione (cedolare secca) non sarebbe tenuto alla comunicazione della cessione di fabbricato; nel caso, invece, in cui mantenesse il regime ordinario dovrebbe procedere alla comunicazione di cessione di fabbricato per i singoli conduttori come avverrebbe se avesse un singolo conduttore

sabato 28 maggio 2011

Ancora in calo Immobili settore non residenziale

Un ulteriore calo delle vendite per il settore non residenziale "dato OMI".
A differenza del settore residenziale che reggistra una lieve ripresa, il settore non residenziale mostra un ulteriore calo del 4/5 %.

giovedì 26 maggio 2011

Rischio 290.000 posti di lavoro

L’Ance (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili) ha lanciato un grido d’allarme molto forte. Secondo quanto comunicato nei giorni scorsi alla stampa, nel quadriennio 2008-2011 il settore in cui opera l’associazione, che riunisce non solo i costruttori di nuovi immobili ad uso residenziale, ma anche le aziende che, ad esempio, si occupano di ristrutturazioni o recuperi di immobili già esistenti, è destinato a perdere investimenti per quasi il 18% il che, in termini monetari, equivale a ben ventinove miliardi di euro in meno; un valore che riporta indietro le lancette del tempo di oltre undici anni.
Secondo l’Ance, infatti, non si registrava un livello così basso negli investimenti in questo settore fin dalla fine degli anni novanta. Il rovescio, anche esso negativo, di questa medaglia è che se nulla cambierà anche i livelli occupazionali nel comparto delle costruzioni dovranno fare un passo indietro, e già oggi si assiste a una notevole contrazione nel numero di addetti del settore.
Stando a quanto l’Ance ha scritto nel suo Rapporto congiuntura, unico comparto in controtendenza è quello impegnato nei recuperi del patrimonio abitativo, cresciuto dello 0,4% nel periodo preso in esame. Alla fine del quadriennio, il settore che avrà accusato le perdite maggiori sarà quello delle nuove costruzioni ad uso residenziale, per il quale ci si attende un decremento pari al 34,2%. Appena meglio quello dei lavori pubblici che avrà perso “solo” il 25,4%.
Se pensate che questi numeri non vi tocchino, forse è meglio ricordare che quasi il 10% degli impieghi delProdotto Interno Lordo italiano sono rappresentati dal settore delle costruzioni edili e questo equivale all’8,4% del numero totale dei lavoratori italiani.
Fino ad oggi hanno perso il posto per il calo degli investimenti in questo comprato ben 180.000 persone, e se non interverranno correttivi o nuovi finanziamenti, questo numero è destinato a diventare 210.000 o addirittura bse si prendono in considerazione anche i settori collegati. Siete ancora sicuri che non riguardi anche voi?

Fonte ANCE

Crescono gli affitti

Salgono gli affitti nel Belpaese, soprattutto nelle grandi città. Nell'ultimo anno i canoni di locazione hanno infatti subito un incremento medio dell'1,5 per cento. È quanto emerge dall'analisi condotta da Immobiliare.it, sito degli annunci immobiliari online, che ha voluto tracciare un quadro preciso degli affitti in Italia. Anche se la crescita dei costi è un elemento comune lungo tutto lo Stivale, i picchi vengono raggiunti a Roma (+8,6%), Firenze, Milano (entrambe in rialzo del 6,4%) e Vicenza (+6,2%). Ultime della graduatoria risultano essere Napoli (+0,2%), Viterbo (+0,4%) e Reggio Emilia (+0,2%). Ma c'è anche chi va in controcorrente: Bari e Caserta, ad esempio, registrano un -8% e Palermo -5%, rispetto al 2010. Le cinque città con gli affitti più cari in valore assoluto sono Roma, Milano, Firenze, Napoli e Venezia. Nella capitale mediamente un trilocale costa oltre 1.300 euro, a Milano circa 1.200 euro, mentre a Venezia si superano di poco i 900 euro.
Se si prende in considerazione la tipologia di contratto, lo standard (quattro anni di affitto rinnovabili per altri quattro anni) è quello che va per la maggiore soprattutto a Roma (50% dei contratti). A Napoli il 36% dei contratti è quello di affitto transitorio (la cui durata non può essere inferiore a un mese e superiore a diciotto). Scarsissima invece la diffusione dei contratti per gli studenti fuori sede (a Roma sono circa il 12%).
Una situazione differente sembra offrirla la provincia dove "affittare una casa costa molto meno che nel capoluogo", sostiene Carlo Giordano, amministratore delegato del gruppo Immobiliare.it. "Le motivazioni sono abbastanza ovvie, ma oggi si delinea uno scenario per cui, ad esempio, uscendo dalla città di Napoli si può risparmiare fino al 40 per cento". È da dire però che questa situazione si ribaltata in province quali Bolzano e La Spezia, dove affittare una casa può costare anche il 9% in più per via dell'esistenza di importanti centri turistici.

Fonte Borsa Italiana

Il Mattone Conviene?

il mattone da investimento può rendere più dei titoli di stato (btp 10 anni). se milano è la città con il rendimento migliore, a roma e a napoli vi sono alcuni quartieri dove l’investimento immobiliare può essere estremamente profittevole. è quanto rivela l’analisi dell’ufficio studi di idealista.it, che ha messo in relazione il prezzo degli immobili rilevato nel primo trimestre 2011, con i canoni di locazione registrati nello stesso periodo

il rapporto tra il prezzo di vendita degli immobili e l’affitto segna maggiori rendimenti nei quartieri dei grandi centri che hanno sofferto la crisi immobiliare. generalmente non sono le abitazioni del centro a garantire l'investimento migliore, in termini di rendimento, ma quelli semi centrali

il rendimento degli affitti a milano è invece sempre (4,4% la media) a livello dei buoni del tesoro a 10 anni

negli anni della crisi in alcune zone delle grandi città i prezzi di vendita sono scesi sensibilmente.
da nord a sud ecco la mappa dei quartieri dove investire può essere profittevole. si tratta di quartieri dove i rendimenti vanno anche oltre il 4,8% dei btp 10 anni, secondo il tasso fissato da tesoro

spiccano nel ranking le aree periferiche in via di riqualificazione, zone residenziali semi-centrali o le aree universitarie, dove la domanda di case in affitto è addirittura aumentata. rendimenti su dove i prezzi degli immobili hanno registrato un crollo, come nel caso del quartiere certosa a milano e san lorenzo-poggioreale a napoli. entrambi hanno vissuto una lunga stagione di ribassi

secondo vincenzo de tommaso, ufficio studi idealista.it, “con il prezzo degli immobili in calo o comunque più negoziabile, con l’insicurezza crescente dell’investimento finanziario, quei risparmiatori che hanno accumulato capitali in questi anni potrebbero approfittare delle opportunità offerte dal mercato

talvolta – stima idealista.it – i rendimenti possono superare il 5%, a livello dei btp 30 anni, inoltre chi acquista nella crisi può sperare di vedere il proprio immobile rivalutarsi in seguito, con ulteriori vantaggi per il proprio portafoglio

Fonte Idealista.it